Concimi per coltivazione idroponica
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Cosa sono i concimi per la coltivazione idroponica
Quando ci si approccia alla coltivazione idroponica, la scelta dei concimi più giusti è fondamentale. Se nel comune metodo di coltivazione nel terreno le piante prendono nutrimento da esso e la loro crescita è solo coadiuvata dal concime, quando si parla di coltivazione idroponica, il concime è un elemento basilare perché le piante assorbono tutti i micro e i macronutrienti da esso.
I concimi per le piante idroponiche sono quindi tutte quelle sostanze nutritive che andiamo a inserire nella nostra coltivazione, nella giusta combinazione, per far sì che la pianta cresca sana e forte.
I primi tre macronutrienti necessari a una coltivazione idroponica sono:
- Azoto
- Fosforo
- Potassio
L’azoto è il primo macronutriente che devono avere i concimi per la coltivazione idroponica perché è l’elemento che garantisce la crescita delle foglie e la loro corretta pigmentazione. Uno dei sintomi principali della carenza di azoto è l’ingiallimento e la caduta delle foglie, ad esempio.
Il fosforo interviene invece sullo sviluppo delle radici, dei rami e delle infiorescenze. Una pianta nel periodo della fioritura ha maggiore bisogno di fosforo, una sua carenza pregiudicherebbe la qualità del fiore e quindi del prodotto finale.
Il potassio si occupa invece della sintesi delle proteine e di conseguenza è anch’esso importante per le radici.
Mantenere il giusto PH quando si usano fertilizzanti
Il PH è l’unità di misura che permette di misurare l’acidità e l’alcalinità di una soluzione acquosa. Un valore ottimale di questo dato permette alle piante di assorbire tutte le sostanze nutritive e di crescere in salute.
Nel caso delle coltivazioni idroponiche, mantenere il giusto PH vuole dire considerare questo valore in un range che va dal 5.5 al 6.3, fino a un massimo di 6.5 come “sgarro” e comunque mai al di sotto del 4.5.
Per mantenere il giusto PH quando si usano fertilizzanti è buona norma utilizzare dei fertilizzanti a PH stabile, mantenere stabile la temperatura della grow box, ovvero al di sotto dei 30° e avere sempre almeno il 50% di umidità.
Bisogna controllare il PH della soluzione ogni volta che vengono aggiunti micro e macronutrienti alla soluzione acquosa e ogni volta che si rende necessaria l’aggiunta di acqua. Prima di misurare il PH è inoltre necessario assicurarsi che il fertilizzante sia perfettamente miscelato e che il contenitore di prova non sia contaminato da elementi di sporcizia.
Differenze tra concimi idroponici e fertilizzanti per il terreno
La differenza sostanziale tra il metodo di coltivazione idroponica e la classica coltivazione in terra si trova proprio nel terreno. E da qui, si comprendono anche le differenze tra i concimi per l’una e i fertilizzanti per l’altra.
Il terreno ha già per sua natura i macronutrienti essenziali per la crescita delle piante, ovvero azoto, fosforo e potassio. Cosa invece assente in un impianto di coltivazione idroponica, in cui andremo noi manualmente ad aggiungerli.
Un fertilizzante per il terreno ha sostanze nutritive che migliorano la qualità delle piante ma che non sono strettamente necessarie. Un concime per la coltivazione idroponica ha invece tutti quei nutrienti che il terreno possiede in natura e che vengono poi ricreati sinteticamente per far nutrire e far crescere la pianta.
Facciamo un esempio pratico: il letame. Il letame è un fertilizzante naturale per terreno che a contatto con la terra e grazie al lavoro di “elaborazione” che fa la terra, diventa nutrimento per le piante. Il tutto è ricco di micronutrienti come ferro, magnesio e rame che, giù presenti nel suolo, potenziano tutto il processo di nutrimento.
Nel caso di un concime idroponico tutto questo viene ricreato sinteticamente per essere aggiunto direttamente alle piante attraverso la miscela con la soluzione acquosa.
Concimi per idroponica
La scelta dei migliori concimi per idroponica è legata sostanzialmente al tipo di coltura e al tipo di materiali e serre abbiamo scelto per la coltivazione. Possiamo però delineare un profilo generale e uno standard di massima che deve avere un concime per idroponica.
Un concime deve possedere i seguenti macronutrienti:
- Azoto
- Fosforo
- Potassio
- Calcio
- Magnesio
A questi macronutrienti fondamentali, a seconda del tipo di pianta, bisogna aggiungere:
- Ferro
- Magnesio
- Boro
- Zinco
- Zolfo
- Molibdeno
Si crea una soluzione di prova in un contenitore pulito aggiungendo macro e micronutrienti all’acqua. La soluzione verrà quindi sottoposta a controllo del PH, che dovrà essere sempre mantenuto tra 5.5 e 6.3. Se la miscela di acqua e concime risulta essere stabile, si potrà inserire nelle piante e fornire loro tutto il nutrimento di cui hanno bisogno.
Ricordiamo che il corretto utilizzo dei concimi per idroponica, il rispetto dei dosaggi e della frequenza, insieme ai valori di umidità e temperatura, illuminazione, aria e PH, è fondamentale per far sì che la coltivazione dia frutti generosi e buoni.